Il presente studio è rivolto all'analisi dei profili previdenziali della flessibilità del lavoro, in una prospettiva attenta a cogliere il carattere di novità che il connotarsi dei vari modelli lavorativi c.d. flessibili, caratterizzati dalla temporaneità della prestazione, ha indotto sul sistema tradizionale di tutela.
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Proprio intorno al dato della discontinuità dell'attività lavorativa sono emersi infatti i limiti di efficienza protettiva del tradizionale sistema previdenziale, tarato sulla figura del lavoratore subordinato, per di più riguardato nel contesto di un mercato del lavoro incentrato essenzialmente su opportunità occupazionali stabili, ovvero a tempo pieno e indeterminato.
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VAN00@Biblioteca del Dipartimento di Giurisprudenza