Tra la fine dell'ottocento e l'inizio del novecento, si diffuse nell'opinione pubblica europea e nordamericana una sorta di "panico morale". In modo incombente, la società "rispettabile" cominciò ad avvertire il pericolo rappresentato dai devianti di sesso maschile, da "anormali" che non potevano più essere trattati come criminali comuni.
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Bigami, esibizionisti, sadici e travestiti si ritrovarono sul banco degli imputati dei tribunali europei e americani, diventando oggetto di un crescente interesse da parte della legge e della medicina.