Questo studio si propone di analizzare la profonda e stimolante esperienza morale che Dante ha trasmesso all’uomo contemporaneo, seguendola nella sua evoluzione che, dal Convivio alla Commedia, lo conduce ad elaborare e proporre, all’interno di un solido contesto teologico e religioso, un’etica della virtù che culmina nell’epifania dell’amore.
[...] L’etica dantesca è centrata sulla virtù che, a sua volta, si fonda sulla libertà come condizione perché possa realizzarsi il percorso perfettivo dell’uomo. Tale percorso deve essere guidato dall’amore e dalla convinzione di un suo necessario epilogo escatologico, verso “l’amor che move il sole e l’altre stelle”. Dante ci parla della sua esperienza morale che parte dalle virtù umane tradizionali alla ricerca di un loro perfezionamento nell’ambito delle virtù teologali. Si tratta di un’etica della libertà e dell’amore che si pone al servizio di una vita che voglia essere integralmente umana: in questo senso il messaggio di Dante è genuinamente umanistico e si offre alla riflessione dell’uomo di ogni tempo, risultando quantomai preziosa nelle complesse, tormentate epoche di passaggio, com’era quella del grande Poeta fiorentino e com’è quella che oggi dolorosamente viviamo, nelle quali il bisogno di recuperare fondamenti e certezze è fortemente avvertito e si fa urgente la richiesta di dare un significato alla vita.
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VAN04@Biblioteca del Dipartimento di Scienze politiche