Il libro prova a sondare lo statuto paradossale che il concetto di popolo ha assunto nel corso dello sviluppo del pensiero europeo moderno, provando a seguire percorsi analitici non scontati e valorizzando tappe di trasformazione della cultura anche non professionalmente politica.
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Da Sieyès a Comte, da Michelet a Schumpeter e Plessner, l'autore ricostruisce alcune figure del corpo politico democratico sfruttando indicazioni storiografiche che vengono tanto dalla scuola dei Begriffsgeschichte che dall'insegnamento di Hans Blumenberg, tenendo costantemente in vista l'orizzonte europeo entro cui questa vicenda si svolge.
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VAN00@Biblioteca del Dipartimento di Giurisprudenza