Carl Gustav Jung fu il fondatore della Psicologia Analitica, dottrina originale che si distacca profondamente dalla psicoanalisi di Freud – di cui Jung fu collega, mai «allievo» – presupponendo, accanto all’esistenza di un inconscio individuale, anche quella di un inconscio collettivo presente sin dalla nascita e composto da immagini primordiali, comuni a tutta l’umanità.
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Assegnò alla libido un ruolo non limitato alla sfera sessuale, ma di autentica «forza vitale» dell’individuo, il quale può arrivare all’«individuazione di se stesso» attraverso l’autoregolazione dialettica e dinamica di due forze opposte, gli aspetti coscienti e gli elementi oscuri della personalità: l’Ombra. Nella sua dottrina confluiscono molte attenzioni alle religioni orientali, come pure agli archetipi antropologici, alla dimensione spirituale e alla responsabilità sociale dell’uomo.