«La mia vita trascorre sempre ugualmente monotona. Anche lo studiare è molto piú difficile di quanto non sembrerebbe. Ho ricevuto qualche libro e in verità leggo molto (piú di un volume al giorno, oltre i giornali), ma non è a questo che mi riferisco; intendo altro. Sono assillato (è questo fenomeno proprio di carcerati, penso) da questa idea: che bisognerebbe far qualcosa "für ewig"...
[...]
Insomma, vorrei, secondo un piano prestabilito, occuparmi intensamente e sistematicamente di qualche soggetto che mi assorbisse e centralizzasse la mia vita interiore. Ho pensato a quattro soggetti finora... e cioè: 1° Una ricerca sulla formazione dello spirito pubblico in Italia nel secolo scorso... 2° Uno studio di linguistica comparata! Niente meno. Ma che cosa potrebbe essere piú "disinteressato" e für ewig di ciò?... 3° Uno studio sul teatro di Pirandello e sulla trasformazione del gusto teatrale italiano... 4° Un saggio sui romanzi di appendice e il gusto popolare in letteratura».
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VAN04@Biblioteca del Dipartimento di Scienze politiche