L'iniziale "disinteresse" per la persona offesa serbato dalla legislazione sostanziale e processuale si è dovuto confrontare con la crescente emersione, nel panorama sovranazionale, della figura della vittima del reato. Si identifica così un soggetto portatore di istanze di partecipazione al procedimento penale, nonché di protezione dalla vittimizzazione secondaria e ripetuta.
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In quest'ambito, la ricerca vittimologica e le fonti internazionali hanno identificato categorie di vittime maggiormente vulnerabili a tali rischi, con conseguente necessità di uno statuto processuale differenziato.
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