Scritto da uno dei protagonisti del dibattito giusfilosofico contemporaneo, Concetto e validità del diritto è un testo di chiarezza cristallina e di grande acutezza, nel quale il concetto di diritto viene posto al crocevia tra giusnaturalimo e positivismo giuridico.
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Si dimostra la possibilità di conciliare le ragioni della certezza del diritto e quelle della giustizia materiale, laddove la pretesa di giustizia dell'atto giuridico non potrà comunque essere messa a tacere da un'esigenza d'efficacia che pure di quell'atto è motivo d'essere. La dimostrazione è svolta con estremo rigore metodologico e mediante una generale e minuziosa considerazione delle tesi al riguardo più rilevanti. Può una norma giuridica ingiusta essere valida e dunque vincolante per il giudice e il cittadino? Alexy risponde affermativamente, ma traccia un limite inderogabile alla legalità dell'ingiustizia: che questa non sia tale da risultare intollerabilmente ingiusta. Viene quindi accolto il suggerimento di Gustav Radbruch rimeditando sulla centralità della certezza giuridica che va però bilanciata dal maggior peso della giustizia materiale. Diritto e morale vengono in tal modo riconnessi dando a ciascuna delle due dimensioni ciò che le spetta in termini di forza normativa.
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