La biologia dello sviluppo è un campo di studio antico, che da sempre stimola la curiosità dei ricercatori, perché indagare il modo in cui un embrione si costruisce da sé – la trasformazione più sorprendente, rapida ed efficace che possiamo osservare in natura – significa forse comprendere la straordinaria vicenda della vita.
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Il Gilbert è da trent’anni un’opera di riferimento per gli studenti che si avvicinano a questa disciplina da altri ambiti della biologia. Al tempo stesso, è un libro che negli ultimi anni ha vissuto una vera e propria metamorfosi, confluita in questa nuova edizione. La prima novità è l’importanza assunta dalle cellule staminali, che non solo forniscono spiegazioni sullo sviluppo degli organi, ma offrono prospettive sulle loro possibilità di rigenerazione. La seconda è lo spazio dedicato alla neurobiologia dello sviluppo, grazie all’identificazione delle basi anatomiche e genetiche dell’organizzazione e dei comportamenti neuronali. La terza è costituita dal prezioso apporto di Michael Barresi, il coautore che Gilbert ha scelto per questa edizione. Esperto proprio di cellule staminali e neurobiologia dello sviluppo, Barresi è anche un docente che ha sperimentato tecniche innovative di insegnamento e di apprendimento attivo, tra cui la flipped classroom o «classe capovolta». Altri argomenti introdotti in questa edizione sono: lo studio della genealogia cellulare, rivoluzionato dalle tecniche di marcatura in vivo, e l’idea che lo sviluppo animale sia influenzato in modo significativo dall’ambiente, anche per quanto riguarda noi mammiferi.
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