«Con la locuzione "diritto penale europeo" non si identifica solo una "materia di studio" ormai entrata anche nei piani didattici dei corsi universitari, ma si evoca anzitutto — ed a monte — un complesso di temi e problemi che negli ultimi trent'anni, con attualità crescente ed incalzante, hanno attratto l'attenzione della dottrina (non solo) penalistica e impegnato l'elaborazione giurisprudenziale, sulla scorta della progressiva influenza ed incidenza che gli obblighi discendenti dai diversi trattati internazionali e dalle varie fonti derivate hanno esercitato sul diritto penale, specie nell'area dell'Unione europea o nel perimetro ben più vasto del Consiglio d'Europa, al traino delle poderose evoluzioni politiche e istituzionali che in tali ambiti si sono susseguite [...]. L'intento di questo volume è quello di offrire a chi si accosta al "diritto penale europeo" gli strumenti introduttivi per conoscere e comprendere le sue tappe fondamentali, a partire dalle sue fonti, dai principi di fondo così come dagli strumenti metodologici essenziali, anche alla luce dei casi giurisprudenziali più significativi che ne hanno contrassegnato lo sviluppo, e soprattutto delle criticità che lo accompagnano. Avvertiti che si tratta di un percorso in divenire, sollecitato da continui stop and go, da "fughe in avanti" e improvvisi impasse determinati dal reflusso dell'ideologia sovranista, sino all'attuale fase di crisi della costruzione europea; ma al contempo consapevoli che si tratta di un percorso che, nel suo farsi, ha modificato e continua a modificare, profondamente, il diritto penale "nazionalistico" e "statocentrico" di un tempo».
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