Dagli anni Sessanta a oggi i movimenti sociali, le azioni di protesta e, più in generale, le associazioni politiche non riconducibili a partiti e sindacati hanno stabilmente animato la scena delle democrazie occidentali. Movimenti, proteste e nuove associazioni non hanno caratterizzato infatti solo il 'sessantotto'.
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A quelle studentesche, sono seguite altre mobilitazioni sui temi della liberazione della donna, della difesa dell'ambiente, della pace, della identità etnica. In modi diverse, con obiettivi e valori eterogenei, forme di protesta sono costantemente riemerse negli ultimi anni, fino a far parlare di una 'società dei movimenti'. Il volume di Donatella della Porta e Mario Diani si propone di ridisegnare il profilo complessivo di questo peculiare attore democratico, indagandone le complesse relazioni con la politica dei partiti e dei gruppi di interesse. Illustrando e discutendo una ricchissima letteratura scientifica, il libro si sofferma su capitoli fondamentali della scienza politica e sociologica: il rapporto fra le trasformazioni strutturali delle società occidentali e l'insorgere di nuovi conflitti; il ruolo delle costruzioni simboliche nell'evoluzione degli attori collettivi e nella costruzione delle identità; l'influsso della dimensione organizzativa, in particolare della sua componente reticolare ed informale, sulla mobilitazione delle risorse necessarie all'azione collettiva; l'interazione tra cicli di protesta e sistema politico.