I diritti di proprietà intellettuale, il loro rapporto con l'ambiente e uno sviluppo sostenibile sono entrati di forza e a ragione nei dibattiti e nei forum di discussione internazionali.
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L'interrogativo principale è se le leggi e le clausole che tutelano i brevetti internazionali - in genere di proprietà delle grandi multinazionali del Nord del mondo - possono davvero essere di beneficio anche per le popolazioni e le comunità in cui le risorse oggetto di brevetto sono state raccolte e sottratte. In che modo una comunità indigena può trarre vantaggio da un brevetto su un'erba medicinale che non potrà più raccogliere e utilizzare, proprio perchè una grande multinazionale ha acquisito il diritto esclusivo di lavorarla, distribuirla e commerciarla?
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VAN00@Biblioteca del Dipartimento di Giurisprudenza