Questo non è un libro di storia ma il racconto di una violenza di Stato. Nell'Argentina degli anni '70, precipitata nella dittatura militare, venivano applicate le tecniche di sterminio naziste con il silenzio-assenso delle democrazie occidentali, a cominciare da quella italiana e con gravi responsabilità anche da parte del Vaticano e della stessa Unione Sovietica.
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Di fronte alla linea del governo italiano, Enrico Calamai, prima vice console e poi console tra il 1972 e il 1977 a Buenos Aires, diventa una sorta di Schindler e con l'aiuto di Antonio Di Benedetto, rappresentante dell'Inca Cgil nella capitale argentina, riesce a mettere in salvo centinaia di oppositori politici del regime.
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