I laureati in Psicologia al termine degli studi universitari hanno due grandi problemi: trovarsi un lavoro ed affermare una propria identità. I due problemi sono strettamente correlati. La legge 56/89 dice che gli psicologi possono fare, con la loro laurea, molte cose ma non la psicoterapia; per questa attività debbono necessariamente frequentare scuole quadriennali, pubbliche o private.
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Perché? In base a quali valutazioni, o per l'influenza di quali gruppi di potere la legge ha posto questa restrizione? Ed all'estero, negli altri paesi della CEE in particolare, cosa succede nel settore? Il libro intende essere una proposta di informazione e di dibattito, ma vuole anche indicare agli psicologi strade di soluzione per il loro problema professionale.