Due sono, tra gli altri, i meriti precipui di questo importante testo di Greenberg e Mitchell: da una parte, offre un panorama esauriente ed aggiornato su uno dei temi centrali della teoria e della clinica psicoanalitica - le relazioni oggettuali -, dall'altra organizza attorno a questo tema un'esplorazione approfondita del pensiero dei massimi teorici della psicoanalisi, così da costituire un'indispensabile introduzione alla storia complessiva di questa disciplina. Se lo stato attuale della psicoanalisi si presenta, infatti, come un ventaglio estremamente variegato di posizioni fra loro distanti e per taluni aspetti inconciliabili, è anche vero che esso è attraversato, più in profondità, da linee teoriche che nascono da un confronto obbligato con il pensiero di Freud. Il concetto di relazioni oggettuali (che già nell'opera di Freud si prestava ad una duplice interpretazione) e la sua evoluzione, che vede confrontarsi i sostenitori di un modello pulsionale e quelli di un modello relazionale, sono il filo conduttore individuato dagli autori di questo volume come capace di dar conto dei frastagliati ma fecondi itinerari della riflessione psicoanalitica.