Cervello, mondo e corpo sono uniti in una complessa danza circolare di causazione e attività computazionale. Per dare conto di questa relazione l'autore si serve delle idee e dei metodi impiegati dalla robotica, dalle neuroscienze, dalla psicologia infantile e dagli studi sull'intelligenza artificiale.
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Clark considera il mentale come un regno distinto dal corpo e dal mondo e in questa prospettiva il cervelo diventa il controllore dell'attività incarnata. Si tratta di un nuovo orientamento della scienza cognitiva contemporanea che emerge dall'analisi e dalla critica dei diversi approcci al problema mente/cervello che sono attualmente adottati dalle diverse discipline scientifico-filosofiche.