L'autore illustra la complessità della malinconia, attraverso numerosi esempi clinici, testimonianze di esperienze vissute e dimostra che il trattamento non può essere solo farmacoterapeutico, ma deve essere anche psicoterapeutico.
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Senza questo trattamento il melanconico avendo perso il sentimento di sé, diventa incapace di soffrire un dolore che non gli appartiene: non soffre in prima persona, ma soffre "l'altro", un'ombra nera dentro di lui, che modifica l'io, creandogli una sofferenza penosissima ma indefinibile.