Una decina di anni fa Benoit B. Mandelbrot ha descritto in termini grafici forme e processi naturali, quantificando il loro grado di "erraticità" attraverso rigorosi metodi matematici. Nasceva quella branca della matematica che Mandelbrot ha chiamato "geometria dei frattali".
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Essa rappresenta i profili di una montagna o di una costa, le nuvole, le strutture cristalline e molecolari e addirittura le galassie. Questo volume rappresenta un punto di partenza tanto per chi vuole accostarsi alla geometria frattale mosso da un interesse epistemologico, quanto per chi, avendo già una qualche dimestichezza con strutture matematiche "aberranti e curiose", quali la curva di Peano o l'insieme di Cantor, cerchi per esse un'interpretazione semplice e concreta.
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VAN00@Biblioteca del Dipartimento di Giurisprudenza