La meccanizzazione e la riduzione a un comportamento para-tecnologico inducono a rinunciare a qualsiasi relazione sociale significativa che non sia formale, gestita attraverso i media tecnologici. Questi ultimi hanno preso il posto dei contatti diretti, favorendo la comunicazione mediata, che ha il pregio di essere asincrona, libera e democratica, poiché pone tutte le persone sullo stesso livello.
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Soprattutto non coinvolgente, così come deve essere una comunicazione neutra, spersonalizzata e priva di ambiguità. Nella società ipertecnologizzata l'individuo ritiene di godere di un'assoluta libertà e autonomia, garantite da una tecnologia a misura d'uomo. Senza padroni e senza Dio. La tecnologia può tutto, poiché ha assunto oggi una sostanza "magica", quasi sovrumana, che si nasconde dietro la sua struttura opaca e il mistero di una conoscenza superiore ignota alla maggior parte delle persone che ne fanno uso. Così l'uomo nuovo si affida alla tecnologia con una fede illimitata: è la nuova religione. Testi di: Cosimo Accoto, Carlo Dordoni, Vanni Codeluppi, Derrick de Kerckhove, Lelio Demichelis, Ernesto Di Mauro, Pierpaolo Donati, Adriano Fabris, Ubaldo Fadini, Marcello Faletra, Umberto Galimberti, Domenico Gallo, Riccardo Gramantieri, Giuseppe O. Longo, Michel Maffesoli, Alberto Oliverio, Matteo Rima, Carlo Sini, Bernard Stiegler e Stefano Tani.
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