"Il libro della Pitkin, pur uscito in inglese già nel 1967, e finalmente ora pubblicato in italiano, resta tuttora un classico nel campo delle analisi sui problemi della rappresentanza: e ciò sia quando consideriamo questo concetto in generale, sia soprattutto quando ci riferiamo al suo uso politico.
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È augurabile che la sua diffusione possa servire a dare un po' di chiarezza ai dibattiti recenti riguardanti problemi delle riforme costituzionali dello Stato, in cui la classe pubblica italiana, politica e giornalistica, ha messo in mostra le sue non sufficienti conoscenze. Ci basti ricordare, del resto, che quando ci domandiamo che nome dare al sistema politico nel quale viviamo, così come a quelli di altri paesi simili al nostro, non possiamo rispondere altro che chiamandolo 'governo di democrazia rappresentativa'". (dalla prefazione di Alessandro Pizzorno)
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