Gli “itinerari” descritti nel libro illustrano le vicende del contenzioso del cittadino nei confronti della Pubblica Amministrazione, dalla legge sulla unificazione amministrativa nazionale del 1865, fino al 2010, data di emanazione del codice del processo amministrativo. Vicende tormentate quelle dei rapporti del cittadino con la Pubblica Amministrazione.
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Un rapporto cominciato male, con un equivoco. Con i padri risorgimentali che credevano di essere liberali e invece di “abolire” il preteso arbitrio del potere sovrano “restaurarono” il “libero arbitrio” del potere esecutivo. Un rapporto continuato con due compromessi “politici” che hanno tentato di far convivere il passato errore con le esigenze di giustizia del cittadino, aggiungendo un nuovo giudice a quello individuato nel 1865. Un “itinerario” non solo legislativo, ma anche giurisprudenziale che descrive come giurisprudenza e dottrina abbiano via via cercato di rimediare ai negativi effetti della innaturale convivenza di due giudici fra di loro incompatibili.