"Com'è possibile che nessuno si sia accorto che stava arrivandoci addosso questa crisi spaventosa?". Così la Regina Elisabetta agli economisti della London School of Economics, nel novembre 2008, guardando un grafico con l'andamento dei mercati finanziari.
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Ci sono interrogativi di fronte ai quali si rimane costernati" increduli, e per i quali i cittadini hanno diritto a una risposta. Regina compresa. Nel nostro Paese, fra le questioni che necessitano urgentemente di politiche preventive e lungimiranti, vi è quella del trasporto pubblico. La parola ritardo sintetizza la situazione in cui versa il sistema italiano delle infrastrutture e dei trasporti. Per restituire a questo settore il rango di rilevanza industriale che ha da tempo in Europa e per farne una leva strategica utile a migliorare la competitività delle nostre città, serve innanzitutto individuare le cause, formulare un'agenda condivisa delle priorità e predisporre prontamente dei rimedi. Ruolo decisivo possono avere i Governi regionali, proponendosi come laboratori per la formulazione di nuove soluzioni, adottabili a livello nazionale. Il Patto per il Trasporto Pubblico Locale (TPL), la società Trenitalia-Le-Nord (TLN), lo sblocco dei lavori della BreBeMi e della Pedemontana sono risposte concrete, strategie di innovazione e percorsi risolutivi realizzati dalla Regione Lombardia, una delle realtà più avanzate del mondo per peso economico, reputazione e posizionamento. Ricette difficili, ma possibili.
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