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Seneca nel Novecento : sondaggi sulla fortuna di un "classico"

Citti, Francesco

Carocci <editore> 2001

Abstract

Giovane provinciale di successo e presto messo al bando, quindi precettore di Nerone, sapiens catturato e rilasciato dai vortici del potere, ed infine suicida stoico che mette pace tra sé e le sue parole, Seneca non ha mai lasciato indifferenti i suoi lettori, sempre divisi tra giudizi positivi e negativi: dopo la sostanziale condanna nell'età del romanticismo (con poche eccezioni, tra cui quella di Goethe) che rifiutava il suo stile sentenzioso e il razionalismo interiore giudicandone con durezza le contraddizioni tra principi e stile di vita, nel Novecento si ha la rivalutazione più completa di Seneca, una sua rilettura critica, ma anche il formarsi di uno stereotipo comune, con l immagine del moralista severo, dell'autore di massime, del saggio sfortunato, del politico ambiguo e tragico. Seneca nel Novecento delinea le vie privilegiate della fortuna nel XX secolo del cordovese, il cui messaggio morale viene ora contaminato con l'etica cristiana e con l esistenzialismo, ora semplicemente antologizzato o citato per singole sententiae, mentre il teatro torna ad essere rappresentato o adattato, e ripreso anche nella letteratura grottesca contemporanea. Non viene poi trascurato il Seneca personaggio, nei romanzi e nei drammi storici di ambiente neroniano, nel cinema, nei detti popolari, ed infine in Seneca su Internet.