Pubblicato dal Mulino nel 1977, tradotto in più lingue, «Carcere e fabbrica» è universalmente ritenuto - a fianco di «Pena e struttura sociale» di Rusche e Kirchheimer e di «Sorvegliare e punire» di Foucault - un grande classico sulle istituzioni carcerarie e le loro origini storiche.
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Indagando i rapporti tra carcere e lavoro in Europa e in Italia tra il '500 e la prima metà dell'800, e le esperienze carcerarie degli Stati Uniti nella prima metà del XIX secolo, emerge come l'istituzione carceraria non faccia che proporre in maniera afflittiva modelli di organizzazione sociale ed economici già presenti nella società, che tendono a fronteggiare con strumenti repressivi le grandi masse di disoccupati e di sbandati. Il libro si correda ora di una nuova prefazione di Jonathan Simon e di due saggi inediti degli autori.
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