Per oltre duemilacinquecento anni, la tradizione occidentale ha visto nel matrimonio monogamico un’istituzione fondamentale per il bene di uomini e donne, genitori e figli, società e stato.
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Al tempo stesso, la poligamia è stata trattata come un grave crimine, che danneggia donne e bambini, associata a svariati altri reati ed abusi e ritenuta una minaccia per la buona cittadinanza e la stabilità politica. L’Occidente ha a lungo sanzionato le varie forme di matrimonio plurimo e stigmatizzato le diverse dottrine poligamiche emerse all’interno delle varie religioni. John Witte, Jr. offre un’ampia documentazione della preferenza occidentale per la monogamia dall’antichità al giorno d’oggi, attraverso un’analisi degli argomenti storici che hanno giustificato la poligamia ritenendola un’istituzione fondata sulla Bibbia, sulla natura umana, o utile alla società, e soffermandosi sugli argomenti moderni secondo cui le norme contro la poligamia violano la libertà personale e religiosa. Dopo aver dato spazio alle ragioni a favore e contro, l'autore conclude che la storica ostilità occidentale nei confronti della poligamia rimane convincente e sostiene la tutela della monogamia. (Traduzione italiana di 'The Western Case for Monogamy Over Polygamy', Cambridge University Press 2015)
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