L'applicazione dei criteri ambientali minimi negli appalti pubblici : gli acquisti verdi dopo il collegato ambientale (L. n. 221/2015) ed il nuovo codice degli appalti (D. Lgs. n. 50/2016)
La Camera ha approvato in via definitiva il "Collegato ambiente" alla legge di stabilità 2015 recante "Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell'uso eccessivo di risorse naturali". Nel testo, sono contenute diverse disposizioni relative al green public procurement (GPP).
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Le norme prevedono l'obbligo per le pubbliche amministrazioni, incluse le centrali di committenza, di contribuire al conseguimento degli obiettivi ambientali, attraverso l'inserimento nei documenti di gara delle specifiche tecniche e delle clausole contrattuali contenute nei decreti ministeriali sui CAM (Criteri Minimi Ambientali), adottati in attuazione del Piano di Azione Nazionale (PAN-GPP). Nello specifico, per gli appalti relativi all'acquisto di lampade e di servizi di illuminazione, ai servizi energetici per gli edifici, alle attrezzature elettriche ed elettroniche per l'ufficio; la norma prevede una applicazione del 100% del valore delle gare di appalto. Per le ulteriori categorie di servizi e di prodotti, per i quali sono stati emanati i relativi decreti, è prevista l'applicazione dei CAM, per almeno il 50% del valore. Ovviamente, tutte le disposizioni (sugli acquisti verdi e sulla obbligatorietà dei CAM) costituiscono una vera e propria rivoluzione nel mondo degli appalti e gli operatori pubblici e privati saranno chiamati a conoscere ed utilizzare gli strumenti di gestione ambientale.
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