Una retorica diffusa descrive gli Stati Uniti come la terra del libero mercato e gli americani come cittadini per cultura non abituati alle interferenze del governo. Un’analisi attenta degli interventi e delle politiche promosse dai governi nella storia dell’industrializzazione americana suggerisce una visione diversa.
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Gli autori propongono un’originale rilettura di lungo periodo del «caso americano», con l’obiettivo di offrire materiale di riflessione sul ruolo che i governi nazionali potrebbero avere nel rispondere alle domande di crescita, innovazione e cambiamento del nostro complesso presente.