Le radicali innovazioni normative nel diritto del lavoro hanno indotto a pubblicare la quinta edizione del volume I de "Le fonti del diritto italiano", storica e consolidata collana dell'Editore.
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Con la curatela dei presidenti Giovanni Amoroso e Vincenzo Di Cerbo e del professor Arturo Maresca, autorevoli firme hanno contributo all'imponente aggiornamento dell'opera che rispecchia l'impianto originario, articolato in tre parti, aventi ad oggetto rispettivamente la Costituzione, il codice civile e le leggi speciali. Al commento articolo per articolo delle prime due parti segue la trattazione tematica della terza parte, dedicata alle leggi speciali, ampliata, ed in parte riorganizzata, in ragione delle intervenute novità normative. Il Jobs act: la delega Un primo settoriale intervento riformatore ha riguardato il contratto a tempo determinato e l'apprendistato (d.l. 20 marzo 2014, n. 34, conv. in l. 16 maggio 2014, n. 78). Ma è con il Jobs Act (legge 10 dicembre 2014 n. 183 ) che il legislatore, conferendo plurime deleghe al Governo, ha posto mano ad una vasta riforma della disciplina del lavoro che costituisce il più esteso ed organico intervento complessivo di politica sociale degli ultimi anni. I decreti attuativi le deleghe legislative, che hanno interessato rilevanti aree del diritto del lavoro e della sicurezza sociale, sono state dirette innanzi tutto a dettare nuove regole per i rapporti di lavoro, in particolare con l'introduzione del contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti in relazione all'anzianità di servizio e con la riduzione e semplificazione delle tipologie contrattuali esistenti, altresì riformulando alcune discipline specifiche del rapporto di lavoro (licenziamento, mansioni, controllo a distanza). Inoltre, nell'ottica di un modello interno di flexicurity, si è mirato altresì a sostenere il lavoratore a mezzo degli ammortizzatori sociali in caso di perdita del posto di lavoro, temporanea (per collocamento in cassa integrazione) o definitiva (in ragione dello stato di disoccupazione involontaria), unitamente alla riforma della normativa in materia di servizi e di politiche attive per il lavoro. Il decreto "Correttivo" L'opera dà altresi conto dell'ultimissimo intervento in materia operato dal governo che con il d.lgs n. 185/2016 ha integrato e modificato la disciplina dettata dai decreti legislativi n. 81, 148, 149, 150 e 151 del 2015.
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