È il 1992: a Rio de Janeiro si apre l'Earth Summit, la seconda Conferenza sull'ambiente organizzata dall'ONU, e nel vocabolario mondiale entra in scena un concetto chiave, sviluppo sostenibile, con il quale si intendono essenzialmente due cose: una crescita demografica sopportabile in termini economici e una crescita economica sopportabile in termini ambientali.
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Lo sviluppo sostenibile deve essere considerato come un modello di sviluppo economico e sociale ed indica non solo la necessità di una produzione sostenibile rispetto alle risorse naturali disponibili ma la sostenibilità nel tempo del benessere individuale e sociale. La sostenibilità deve diventare cultura diffusa e stile di vita dei popoli, al pari di altri principi come la democrazia e la libertà. In tal senso, la pace, lo sviluppo e la protezione dell'ambiente sono interdipendenti e indivisibili. Nonostante i numerosi tentativi volti a richiamare la portata del concetto di sviluppo sostenibile si deve ritenere che ancora non esiste una esaustiva definizione giuridica di sviluppo sostenibile, come del resto è complicato e difficile definire la democrazia e la libertà.
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