Realtà, rappresentazioni e tendenze del cambiamento meridionale.
È diverso, il Mezzogiorno? È un ''altro mondo''? Questo libro si propone di ribaltare il punto di vista insito in queste domande.
[...]
L'Italia meridionale - vi si sostiene - è una realtà media, mobile, mezzana: un legno cresciuto storto, e tuttavia cresciuto; un purgatorio dello sviluppo; un qualunque, normalissimo ''pezzo di mondo''.
A metà degli anni ottanta - quando ebbe inizio l'esperienza collettiva che si raccoglie attorno alla rivista ''Meridiana'', e di cui gli autori sono parte integrante - la contrapposizione dualistica tra Nord e Sud era uno schema obbligato. Nei saggi, la polemica contro il dualismo costituisce la base su cui si dipana un'analisi articolata dei diversi ''Mezzogiorni''. È così possibile constatare, specie negli ultimi anni, una forte, ancorché contraddittoria, spinta verso lo sviluppo, un'accelerazione delle dinamiche di tutte le componenti della realtà meridionale: dall'economia al reddito, dalla socialità al lavoro, dal comportamento politico al costume, alla selezione dei valori condivisi. Il cambiamento, e non la stasi, si presenta come la cifra essenziale del Mezzogiorno contemporaneo.
Naturalmente, l'unitarietà del Mezzogiorno permane: esso è unito dalla storia, e più ancora dalla rappresentazione. Ma proprio il rinnovato e consapevole gioco delle rappresentazioni può modellare una nuova dialettica tra il Mezzogiorno e i Mezzogiorni, costruendo quella che gli autori definiscono una ''identità aperta''.
È auspicabile insomma che i meridionali comincino a percepirsi - e a essere percepiti - né più né meno che come tutti gli altri: un po' uguali e un po' diversi.
Con un'importante conseguenza: che riconducendo il Sud dentro la normalità potrà essere tolto definitivamente ogni alibi alle forme distorte del governo e della rappresentanza meridionale, costruendo così le giuste e necessarie politiche pubbliche. A ben vedere, sono proprio le classi dirigenti del Sud l'elemento che costituisce ancora un problema irrisolto. Forse ''il'' problema: il residuo più persistente e tenace del vecchio Mezzogiorno dei meridionalisti.
Lo trovi in
Scheda
VAN00@Biblioteca del Dipartimento di Giurisprudenza