Per "età del passaggio" s'intende qui il periodo durante il quale la tarda antichità si trasforma in Medioevo. Di quei secoli, questo libro vorrebbe affrontare, in particolare, i profili relativi alla storia giuridica. Ciò significa inoltrarsi in una sorta di "terra di nessuno".
[...]
Nella sua interezza, infatti, quell'età non rientra nei programmi degli storici del diritto romano ma nemmeno in quelli di quanti si occupano della "storia del diritto medievale e moderno". Uno studioso degli inizi del Novecento - Nino Tamassia - usò a questo proposito l'immagine di una montagna ai piedi della quale - disposti però sui due opposti versanti - i ricercatori dell'uno e dell'altro settore disciplinare lavorano col comune obiettivo di costruire una galleria. Va detto che, negli ultimi decenni, mentre i 'romanisti' si son dati molto da fare ampliando notevolmente l'ambito delle ricerche sul "tardoantico", non altrettanto è accaduto tra i loro colleghi che si trovano sull'altro versante, i quali preferiscono in genere coltivare altre epoche storiche, epoche a noi più vicine. L'alto medioevo, anzi, tende a scomparire dai programmi dei corsi di giurisprudenza e gli studenti ne hanno ben scarsa informazione.
Lo trovi in
Scheda
VAN00@Biblioteca del Dipartimento di Giurisprudenza