"Il complotto dell'arte" scritto da Baudrillard nel 1996, suscitando reazioni violente e un aspro dibattito, è uno spietato atto di accusa contro l'arte contemporanea, e un testo capitale, attualissimo nel dibattito, aspro oggi come allora, tra i suoi fautori e i suoi detrattori.
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"L'essenza dell'arte contemporanea", scrive Baudrillard, "sta in questo: rivendicare la nullità, l'insignificanza, il nonsenso, mirare alla nullità essendo già nulla. L'arte contemporanea si avvale dell'impossibilità di un giudizio estetico fondato, e specula sul senso di colpa di quanti non capiscono niente di ciò che essa produce, e non hanno capito che non c'era niente da capire." Con uno scritto di Sylvère Lotringer.
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