Gli art. 75-81 cod. proc. civ. disciplinano la capacità processuale, la rappresentanza processuale (legale, organica, volontaria), la nomina di un curatore speciale e la sostituzione processuale. Il testo di queste norme è rimasto sostanzialmente inalterato dal 1940, non essendo stato interessato dallo stillicidio di riforme che hanno riguardato il codice di rito, specie negli ultimi due decenni.
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Essendosi nel frattempo sensibilmente evoluto il contesto socio-economico, è inevitabile che non trovino compiuta disciplina nuovi centri di imputazione di diritti soggettivi emersi nella prassi e che talvolta neppure sono esaustivamente regolamentati dal codice civile e dalle leggi speciali. A ciò si aggiunga che gli art. 75 e segg. cod. proc. civ. sono stati concepiti nell'ottica di un processo di matrice esclusivamente individuale, mentre la più moderna tecnica processuale ricorre, sempre più frequentemente, a forme di tutela giurisdizionale di interessi collettivi o diffusi, che pongono peculiari problematiche. Questo libro si propone di risolvere tali ed altre più tradizionali questioni, attraverso un'attenta analisi del dettato normativo e degli orientamenti giurisprudenziali (fino alla sentenza di Cass., sez. un., n. 2951/2016), muovendo dai risultati cui la dottrina classica è giunta quanto all'inquadramento sistematico degli istituti disciplinati dagli art. 75-81 cod. proc. civ., al loro oggetto e alla loro funzione.
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VAN00@Biblioteca del Dipartimento di Giurisprudenza