I flussi migratori che hanno interessato i paesi occidentali negli ultimi decenni hanno posto numerose questioni rispetto a temi quali coesione sociale, integrazione, cittadinanza.
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In tale prospettiva, la mediazione interculturale può essere definita come azione positiva e proattiva volta a colmare la condizione di svantaggio esperita talora dalla popolazione immigrata nella fruizione delle opportunità di accesso al sistema di tutele e di garanzie dei diritti di cittadinanza. Una pratica che si sostanzia in interventi in grado di facilitare l'interazione positiva fra immigrati e reti di servizi, concorrendo a ridurre pregiudizi e forme di discriminazione attraverso la promozione di modalità di interazione inedite entro una società in trasformazione. Il volume guarda alle esperienze di mediazione interculturale realizzate, o in attuazione, nel nostro Paese, spaziando dalla scuola al sistema di giustizia, dai contesti di prossimità alle istituzioni totali, dai servizi sociali per la persona al sistema socio-sanitario e delle politiche per la salute, rimarcandone i punti di forza ed i vantaggi senza tuttavia eludere criticità ed aspetti problematici. Pertanto, la mediazione interculturale si configura quale strumento imprescindibile nella (ri)costruzione di una società più rispettosa dell'altro, facendo del riconoscimento mutuale fra i soggetti l'elemento indispensabile per la realizzazione di una società più giusta perché più equa.
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VAN00@Biblioteca del Dipartimento di Giurisprudenza