Alla metà del Quattrocento si sviluppa in Europa un processo di modernizzazione - economico, sociale e culturale - che coinvolge aree sempre più estese del pianeta, cambiando profondamente il modo in cui i diversi attori istituzionali hanno inciso sugli assetti deile città e dei territori.
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Il libro documenta, con un'efficace sintesi, gli esiti di questo processo di interazione: le realizzazioni e le proposte teoriche rinascimentali ispirate alla cultura prospettica, il policentrismo barocco, le risposte conseguenti alle rivoluzioni economiche e politiche del Settecento in Europa e nel Nuovo Mondo. L'urbanistica si configura qui come una disciplina che nel tempo ha aggiornato i propri strumenti ma che, a fronte delle sfide e dei vincoli posti dal sistema economico-sociale, è continuamente esposta alle possibilità di uno scacco, come la situazione attuale sta dimostrando. Ampiamente illustrato e dotato di ampi apparati, questo manuale di storia dell'urbanistica è uno strumento indispensabile per chiunque voglia comprendere la complessità dei cambiamenti avvenuti in epoca moderna nelle città e nei territori, e in che misura gli uomini ne siano stati responsabili.