Una tendenza che percorre le arti contemporanee cancella la separazione tra artista, opera d’arte e pubblico, utilizzando il corpo come oggetto-soggetto della comunicazione. Dalle performance futuriste e dadaiste ai balletti del Bauhaus gli episodi collegabili a quella che sarà chiamata Body Art si moltiplicano e si estendono tra Europa e Stati Uniti, dove nel 1947 nasce il Living Theatre.
[...]
L’intreccio fra le arti si intensifica, l’happening diventa frequente nel mondo creativo di Kaprow, Vostell, Manzoni, Yves Klein. Attraverso Fluxus la performance raggiunge le neoavanguardie degli anni Sessanta e Settanta, fino all’oggi e a performer (spesso donne) come Valie Export, Marina Abramovich, Vanessa Beecroft, Nan Goldin. A una protagonista del movimento, Gina Pane, è dedicata una mostra al Mart di Rovereto
Lo trovi in
Scheda
VAN07@Biblioteca del Dipartimento di Lettere e Beni Culturali