Quest'opera costituisce una raccolta di saggi giustfilosofici e politologici dello scrittore alsaziano Julien Freund morto nel 1993. Come Freund così anche Agostino Carrino, che ha curato il libro, si oppone al pensiero di Kelsen circa la possibilità della risoluzione automatica dei conflitti di norme nel diritto stesso.
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Per Kelsen il diritto, essendo il diritto della scienza giuridica, è coerente e non esiste antinomia di norme. Egli crede di poter reprimere l'irrazionale e di poter scongiurare l'imprevisto dell'eccezione. Freund, invece, evidenzia nel pensiero moderno e contemporaneo un profondo conflitto tra chi pensa che il mondo possa essere razionalizzato e tra chi sa che non tutto ha una spiegazione razionale. 1 saggi di Freund, ivi raccolti, si contrappongono al logicismo formalistico di Keisen mostrando i limiti del puro formalismo e del razionalismo astratto. Punto centrale del suo pensiero è che il diritto, essendo un fenomeno sociale, sia destinato ad essere contaminato dalla realtà.
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