La sua "Universal Fabrica del Mondo", o "Cosmografia", in volgare, venne pubblicata a Napoli nel 1573, e ristampata nel 1576; una seconda edizione uscì a Venezia nel 1582, seguita da ristampe. La diffusione dell'opera fu assai ampia in tutta Italia ed ebbe anche fama europea. Fra i suoi lettori, Torquato Tasso, che ne annotò di sua mano un esemplare.
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Finora la Calabria non ha reso all'Anania il merito che gli spella, e che i contemporanei e immediati posteri gli riconobbero ben volentieri. L'edizione del 1573 è preceduta da una dedica a Ferrante Carafa, conte di Soriano; la seconda edizione è dedicata al nobile Sigismondo Loffredo, e accompagnata da versi italiani e latini in lode e dell'Anania e di Caterina Sforza, figlia di Bona e Sigismondo re di Polonia, e regina di Svezia. Segue un lungo elenco di scrittori usati dall'autore, il quale tuttavia si servì anche di molte fonti dirette, spesso ricordate tra le pagine per nome e circostanze dell'incontro.
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