La Universal Fabrica del Mondo, o Cosmografia, in volgare, venne pubblicata a Napoli nel 1573, e ristampata nel 1576; una seconda edizione uscì a Venezia nel 1582, seguita da ristampe. La diffusione dell'opera fu assai ampia in tutta Italia ed ebbe anche fama europea. Tra i suoi lettori, Torquato Tasso, che ne annotò di sua mano un esemplare.
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L'opera si divide in un Proemio e quattro Trattati: di questi il Primo, assai ampio, descrive l'Europa, i rimanenti tre Trattati descrivono l'Asia, l'Africa e le Americhe. Alla disanima geografica in senso stretto si accompagnano note storiche e di costume, non senza ampie digressioni teologiche, prova della poliedrica cultura dell'autore.
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