Il diritto delle prove è espressione assai felice di M. Damaska. Essa lega l'esperienza processuale alla tutela dei diritti sotto il profilo sostanziale, ma anche alla struttura ed all'organizzazione statale sotto il versante pubblicistico.
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Forse come non mai, oggi il diritto processuale risulta dalle prescrizioni legislative e dalle soluzioni giurisprudenziali: ad esempio oneri probatori delle parti e prove 'nuove ' sono campi in cui le decisioni giurisdizionali sono chiamate ad imprimere razionalità ad un sistema che appare talvolta poco gestibile. Ciò è da dire a maggior ragione in presenza delle tante giurisdizioni del nostro Paese: il sottile gioco di rimandi da un'esperienza ad un altra richiede maggiore consapevolezza dei principi dell'ordinamento processuale e dei medesimi modelli adoperati. In fondo, la giurisprudenza formatasi a livello europeo sul giusto processo e l'introduzione di tale principio in Costituzione richiedono di guardare sempre criticamente alle soluzioni raggiunte e di prestare rinnovata attenzione ai principi: dalle esigenze di tutela dei diritti agli oneri di impulso, alla disponibilità delle prove, ai soggetti che entrano nel processo, ai suoi tempi.
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