La Costituzione del 1947, che regge il nostro attuale ordinamento, si presenta come la sintesi delle idee politiche intorno alle quali lo Stato italiano si è formato nel corso del Risorgimento. Secondo Pizzorusso, considerare superata la Costituzione del 1947 significherebbe cancellare il principale momento unificante della nostra storia travagliata.
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Pizzorusso, in questo volume, non esclude comunque un'ampia revisione della nostra Costituzione, a partire da un nuovo equilibrio dei rapporti tra esecutivo e legislativo e avanza una serie di proposte concrete: le regole per l'incompatibiltà tra incarichi di governo e incarichi di partito, il ridimensionamento dell'istituto del decreto legge, il consolidamento del sistema elettorale uninominale.
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VAN00@Biblioteca del Dipartimento di Giurisprudenza