In una società in rapida trasformazione, come quella italiana, è in atto un processo di ridefinizione dei sistemi politico-istituzionali e dei rapporti tra cittadino e giustizia. Questo ha comportato che il giudice e la legge siano argomento costante di dibattito e di conflitto.
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Il libro intende rispondere agli interrogativi di fondo di quella che è stata denominata "la rivoluzione italiana". Perché la magistratura ha potuto occupare il centro della crisi politica e istituzionale della società italiana? Come ha potuto acumulare tanta carica eversiva? Qual è il fondamento della sua efficacia? Che ruolo assumerà il giudice nel divenire del conflitto sociale?
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VAN00@Biblioteca del Dipartimento di Giurisprudenza