Clientelismo, trasformismo e ribellismo dall'Unità al 2000.
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Nella prima edizione di questo libro, uscita quindici anni fa, l'autore lanciava un grido d'allarme sul futuro del nostro paese rilevando una sostanziale dicotomia tra progresso tecnologico, sviluppo economico e tradizionalismo culturale in senso al quale trovare spiegazione dei fenomeni di disgregazione sociale, di malcostume, di carenza di spirito pubblico, di assenza di corresponsabilità sociale che interessavano la società italiana. Un insieme di contraddizioni che a suo avviso andava bene oltre le semplici difficoltà di una crescita distorta, spiegabile con la giovinezza delle istituzioni politiche ed economiche del paese, penetrando profondamente nei gangli della società e permeando le mentalità dei singoli.
Carlo Tullio-Altan attualmente è professore emerito della materia nell'Università di Trieste.
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