L'idea di una particolare rigidità del mercato del lavoro italiano è uno stereotipo: già negli anni '80 la mobilità dei lavoratori era alta. Negli anni '90 e nei primi anni 2000 vi sono state numerose riforme e sono stati introdotti istituti contrattuali più flessibili, meno costosi per le imprese.
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Il volume indaga le conseguenze di questi interventi su occupazione, mobilità dei lavoratori e rigidità/flessibilità delle retribuzioni, sotto diversi aspetti: per l'insieme degli occupati; per gruppi selezionati - giovani, anziani, lavoratori extracomunitari -; per alcuni istituti contrattuali - i lavoratori co.co.co., i lavoratori interinali - e per le disposizioni dello Statuto dei lavoratori sui licenziamenti.
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VAN00@Biblioteca del Dipartimento di Giurisprudenza