Con il Giuramento degli Orazi, Jacques-Louis David (1748-1826) s'impose sulla scena europea rifondando la pittura di storia all'insegna di un classicismo radicale, che dava vita ad un linguaggio figurativo sobrio ma eloquente, incarnando la parola d'ordine di Diderot: "dipingere come si parlava a Sparta".
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Nel seguire l'evoluzione del grande pittore parigino, questa monografia mette a fuoco lo stretto rapporto che egli instaurò tra arte e politica. Prima come rivoluzionario, poi come giacobino "pentito", poi ancora come convinto sostenitore di Napoleone, le sue scelte artistiche e quelle ideologiche procedettero sempre di pari passo.
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VAN07@Biblioteca del Dipartimento di Lettere e Beni Culturali