Questo volume sulla Linea Veneta del Federalismo presenta lo sviluppo del Federalismo Antropologico Veneto attraverso alcuni scritti di Angelo Messedaglia, Fedele Lampertico ed Emilio Morpurgo e alcuni scritti sulla cooperazione di Luigi Luzzatti.
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Dai saggi si desume quanto sia stata efficace, su questa scuola, l’influenza sia dell’insegnamento di Giandomenico Romagnosi, attraverso il suo allievo Andrea Zambelli, sia dell’altrettanto rilevante insegnamento di Antonio Rosmini. Gli studiosi veneti autori di questi saggi non furono eclettici, ma tentarono una sintesi della migliore filosofia politica laica e cattolica e, mentre sul piano politico sono noti per avere preparato il terreno all’egemonia del cattolicesimo prima liberale e poi sociale nel Veneto, sul piano culturale essi aprono la strada alla grande riflessione federalista di Silvio Trentin. L’idea che guidò il loro progetto politico fu che potesse costruire un’autonoma capacità di ricerca (da ciò la loro attenzione alla statistica), l’istruzione dei cittadini e l’atteggiamento cooperativistico, fossero tutti elementi tendenti a costruire la mente secondo la tradizione vichiana.
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VAN00@Biblioteca del Dipartimento di Giurisprudenza