"Il "Diario" di Delacroix pittore non è fatto esclusivamente per i pittori, e non perché vi si parla anche di musica e di letteratura. Delacroix, per parte sua, dichiarò che i suoi pensieri sarebbero stati utili ai filosofi, e non intendeva riferirsi ai professionisti, o per lo meno non a quelli solamente.
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Egli pensava che nessun libro, anzi, nessuna opera ha il diritto di esistere se non ha in se una certa filosofia, che è quella, si può aggiungere, senza la quale non ha senso nemmeno nessuna vita. Quello che ha conservato vivo il suo "Diario" e così "vere" per sempre le sue scoperte è un sentimento: un verace e profondo sentimento della pittura, quello che fece cosi ricca e appassionata la sua volontaria solitudine." (Lalla Romano)
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