Perché le città arcaiche e storiche sono cresciute secondo strutture ordinate e coerenti, pur in assenza di pianificazione dall'alto? Per quale motivo le città industriali e post-industriali hanno in parte perso questa capacità di autoorganizzazione? E ancora, come può un pianificatore tentare di indirizzare le dinamiche spontanee di evoluzione dal basso? Il volume tenta di rispondere a queste domande ricorrendo alle teorie della complessità, che, formulate in questi ultimi decenni dalle scienze naturali, sembrano in grado di offrire un quadro teorico adatto a risolvere tali problemi.