Fenomeni tragici e dissolutivi punteggiano la scrittura degli avvenimenti sociali: attentati, stragi, razzismo, guerra, speculazione monetaria, perdita del senso di solidarietà, abbandono dei deboli e degli inermi, esaltazione dell'efficientismo, elogio dell'iperproduzione, trionfo delle logiche di potere, arrivistiche e della sopraffazione...
[...]
Questa dimensione si è insinuata nel nostro tempo, ritmandolo disumanamente e cancellando gli spazi del bello, di ciò che permette all'uomo l'ascolto autentico di sé e del mondo: la "dimensione estetica dell'esperienza". Questo libro intende richiamarsi a una cultura del rispetto e dell'uso del bello in soccorso alla crescita dell'uomo e del sociale per ridisegnare un "mondo possibile a misura d'uomo".