Chi vede qualcosa ha subito istintivamente bisogno dell'interosservazione, non tanto perché teme di avere le traveggole, ma perché il guardare assieme e il discutere consente una più ricca e attendibile osservazione del fatto ed un allargamento del problema in un certo numero di direzioni.
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Occupandosi di pedagogia, ci si rende conto di quanto l'interosservazione sia "educativa" di per sé: descrivendo insieme ciò che si vede, si impara a guardare meglio e ad usare un linguaggio sempre più aderente all'evento sotto osservazione. Si impara così qualcosa di interessante su un oggetto, ma anche sui modi adeguati di conoscere questo oggetto. Il volume intende presentare una rassegna sui modelli d'interazione tra pari e sui processi di decodifica dell'immagine.